"Il nostro motto è 'service above self', ossia 'servire al di sopra di ogni interesse personale', e questa filosofia guida il nostro impegno quotidiano nel sostenere la comunità, promuovere valori di uguaglianza e inclusione, e lavorare per migliorare la vita di tutti, in particolare delle persone più vulnerabili". Lo ha detto Domenico D'Auria, rappresentante distrettuale del Distretto Rotaract 2090, un'associazione internazionale composta da giovani tra i 18 e i 30 anni promossa da Rotary International, impegnati in attività di volontariato e di service. D'Auria è intervenuto nel corso di un evento nel corso della tappa a Ortona dell'Amerigo Vespucci.
"Promuovere un'idea di comunità inclusiva, che rispetta e valorizza ogni individuo, creando spazi dove tutti possano sentirsi parte di un progetto più grande, dove la disabilità non è vista come una barriera, ma come una parte naturale della diversità umana che dobbiamo celebrare e sostenere": è questo, ha spiegat4o D'Auria, lo spirito delle tante iniziative del movimento, a cominciare dalla partecipazione, lo scorso ottobre, al G7 delle Disabilità, insieme al Distretto Rotary 2090, in cui le due associazioni hanno rappresentato tutto il mondo del service per i temi legati alla disabilità e all'inclusione.
"Uno dei nostri progetti principali - ha aggiunto - è 'Per un mondo libero dalla Sclerosi Multipla', che sostiene l'Aism, l'Associazione Italiana Sclerosi Multipla, raccogliendo fondi e promuovendo attività di sensibilizzazione. Ma siamo anche impegnati con la Fondazione 'Dopo di Noi', per promuovere l'indipendenza abitativa e il percorso di inserimento lavorativo per le persone con disabilità cognitive, e con la Lega del Filo d'Oro, per le persone sordocieche e pluriminorate sensoriali". E non è tutto. Il progetto 'Vedere col cuore', in collaborazione con l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, offre a tutti noi l'opportunità di comprendere meglio le difficoltà quotidiane delle persone con disabilità visiva. Attraverso eventi esperienziali, come le "cene al buio", possiamo avvicinarci alla realtà delle persone cieche e ipovedenti, contribuendo così a sensibilizzare e abbattere le barriere che ancora esistono nella nostra società".
L'impegno dei Rotactor, ha concluso il suo rappresentante, "non si limita a raccogliere fondi, ma coinvolge i nostri Soci in attività dirette, come il trascorrere del tempo insieme alle persone ospitate nei centri di disabilità, organizzando eventi di sensibilizzazione e creando momenti di condivisione e crescita reciproca".
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