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Cappellano ong Mediterranea, Papa ha abbracciato ferite migranti

Cappellano ong Mediterranea, Papa ha abbracciato ferite migranti

Don Mattia Ferrari: 'Faro per civiltà dell'amore'

BARI, 21 aprile 2025, 20:00

Redazione ANSA

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"Le persone migranti che si trovano in Libia e che sono l'emblema delle persone che subiscono violenza, ingiustizia e respingimenti, nel messaggio di cordoglio che hanno pubblicato per la morte del Papa hanno scritto arrivederci. Sono state legate da uno speciale affetto verso il Papa e il Papa le ha sempre amate. Tante volte abbiamo accompagnato da lui persone migranti e lui quando le ha incontrate, ha sempre abbracciato e accarezzato le loro ferite".
    Lo dichiara don Mattia Ferrari, cappellano della Ong Mediterranea saving humans, commentando la morte di Papa Francesco. "Per tutte le persone scartate, oppresse e per tutti i poveri del mondo è stato un padre, un fratello maggiore e come tale era percepito. Ora siamo chiaramente tutti addolorati", continua don Mattia spiegando che "al di là della fede che professiamo, siamo uniti nell'amore e Papa Francesco ce lo ha sempre ricordato con i gesti e con le parole". "Ci ha insegnato ad amare, ci ha insegnato che la fraternità universale non è una utopia ma un sogno che diventa carne se amiamo veramente e ci ha mostrato - continua - che tutta la famiglia umana può essere unita nell'amore. E di questo gli siamo grati". "La Chiesa continuerà la sua missione verso la civiltà dell'amore che ha avuto in lui un faro straordinario", conclude il cappellano della Ong.
   

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