È rimasta in contatto fino
all'ultimo con il cugino, papa Francesco. Nella Bergoglio,
ristoratrice di origini astigiane che da tempo risiede a
Peveragno (Cuneo), aveva in comune con il pontefice un
trisnonno, Giuseppe. Il loro rapporto, incominciato quando il
prelato argentino era vescovo, è proseguito negli anni: "L'ho
sentito l'ultima volta una settimana fa, gli ho inviato un
messaggio di buona guarigione e gli ho raccomandato di
riguardarsi. Lui mi ha ringraziato con un vocale, diceva che
abbracciava me e la famiglia". "Grazie tante, un abbraccio a
tutti Nella, grazie" sono state le parole del Pontefice.
Prima, lo scorso 15 gennaio, c'era stato l'ultimo incontro in
Vaticano, in udienza generale con l'Associazione Cuochi della
Granda, che Nella Bergoglio - proprietaria insieme al marito
Angelo Macario della storica Trattoria della Posta, a Pradeboni
di Peveragno - aveva già accompagnato in altre occasioni. "Siamo
stati accolti benissimo, - ricorda - ci ha salutati tutti e ho
avuto occasione di parlargli: lui mi ha raccomandato di
portargli la bagna cauda, se l'avessi cucinata. L'ho trovato
bene, era sorridente e sereno".
La scoperta di quel legame familiare, racconta, si deve a don
Capra, il parroco di Portacomaro Stazione, frazione di Asti:
"L'ho cercato tramite un sacerdote del Vaticano che lo
conosceva. Lui si è messo in contatto con me". Era il 2001,
all'epoca Bergoglio era già arcivescovo di Buenos Aires: "Quando
ci siamo conosciuti lui mi ha chiesto di approfondire la nostra
relazione e di pregare per lui". Negli anni del pontificato, gli
incontri tra i due cugini erano divenuti una consuetudine: "Di
solito andavamo a trovarlo due volte all'anno, sempre in
primavera e prima di Natale. Gli portavamo un po' di 'casa'".
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