È terminato con due condanne a
Palazzo di Giustizia il processo d'appello per la costruzione
del grattacielo che a Torino dovrà ospitare la sede della
Regione Piemonte. La sentenza ribalta quella di primo grado, con
la quale tutti gli imputati erano stati assolti. La corte ha
inflitto un anno e sei mesi di reclusione a Carlo Savasta,
direttore dei lavori, e Luigi Rubino, responsabile del
procedimento. Il reato ipotizzato, in base a quanto si ricava
dalla lettura del dispositivo, è stato modificato da corruzione
a favoreggiamento.
Per Paolo Rosa, amministratore della società Coop 7, e Maria
Grazia Ferreri, dirigente regionale, è stata dichiarata la
prescrizione per gli episodi risalenti a prima del 21 maggio
2012. La società Les lavori edili, chiamata in causa come
persona giuridica, è stata condannata al pagamento di una
sanzione amministrativa pari a 250 quote di 400 euro ciascuna.
Con il deposito della sentenza i giudici forniranno alle parti i
dettagli.
Secondo l'impostazione dell'accusa il progetto originale del
grattacielo, firmato dall'architetto Massimiliano Fuksas, era
stato arbitrariamente modificato per avvantaggiare alcune
aziende. La Regione Piemonte si è costituita parte civile.
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