L'obiettivo è "riconquistare la regione" per "farla uscire dall'isolamento" perché oggi "è in crisi, non conta nulla e rischia il declino". E' la mission che si è dato l'europarlamentare Pd, Matteo Ricci che a una anno dalla sua elezione al Parlamento europeo e forte di un decennio da primo cittadino di Pesaro, torna nelle Marche per battere l'attuale governatore, Francesco Acquaroli. "Tutti gli indicatori socio-economici dimostrano che siamo in crisi, stiamo andando indietro" e per invertire la rotta "è necessario mettere in campo una riscossa vera" per la quale serve "un protagonismo vero" e "una cambio della cultura di governo" spiega all'ANSA osservando che "oggi le Marche sono semisconosciute, una regione che non conta nulla a livello nazionale, a livello europeo".
Gli esempi di come si governa una regione sono di due poli opposti per l'esponente dem: Bonaccini e Zaia. Entrambi "hanno sempre fatto valere gli interessi della loro regione e sono stati i primi testimoni della regione stessa". Oggi invece "gli ordini si prendono da Roma". La ricetta di Ricci guarda a imprese e giovani ma soprattutto al rilancio delle aree interne contro lo spopolamento. Le Marche "con noi" saranno "da qui al 2050 regione leader con la migliore qualità della vita in Europa.
Dove si vive e si lavora meglio, ovviamente con lavoro attrattivo e ben pagato". Ma serve "la capacità di applicare l'intelligenza artificiale nel settore manifatturiero - spiega -, diventare leader per l'economia circolare e l'economia verde, accelerando la green economy e investendo risorse per le aziende che vogliono crescere in questo settore". E per la terza età "vanno orientate risorse per l'industria marchigiana sull'innovazione e, ovviamente, sulle esportazioni".
Contro lo spopolamento delle aree interne Ricci ha altre cinque proposte: si va dal "contributo di 30mila euro a fondo perduto per chi decide di andare ad abitare nelle aree interne; agli asili nido gratuiti per chi vive lì" e "il trasporto scolastico gratis per gli studenti che oggi devono passare ore in autobus per andare a scuola". Ma, anche, "un contributo regionale alle pluriclassi per tenere in piedi le scuole nei piccoli comuni. Se chiude la scuola - è il ragionamento - chiude l'anima di quel comune".
Infine la sanità territoriale. "E' necassario offrire incentivi ai medici di base". Perchè "nelle aree interne non vuole andare più nessuno e quelli che ci sono hanno fino a duemila pazienti ognuno". Servono "incentivi regionali con risorse per abbattere i costi, per esempio, degli ambulatori". Per il cratere del sisma "la ricostruzione è a macchia di leopardo, bisogna accelerare".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA