Venticinque autoritratti
fotografici per raccontare la sua lotta contro la
discriminazione femminile e per parlare della sua
incarcerazione, avvenuta nel novembre del 2013, a opera dei
miliziani di Hamas, per non avere indossato il velo in un luogo
pubblico. Ma l'occasione è anche parlare della sua rinascita.
L'artista in questione è la palestinese Nidaa Badwan e la sua
mostra 'Oltre il confine. Un viaggio tra Gaza e Dante',
selezione dei lavori appartenenti alla serie "100 giorni di
solitudine", sarà visitabile dal 21 aprile al 13 maggio nella
saletta consiliare di Isola del Piano (Pesaro e Urbino). Badwan
e la sua arte sono influenzate dall'esperienza di crescita nel
territorio palestinese a Deir Al-Balah, nel sud della Striscia
di Gaza, nel clima di discriminazione e persecuzione femminile
attuate dal regime di Hamas.
"Era in un gruppo misto con ragazzi e ragazze e insieme
stavano parlando di un progetto culturale - spiega Francesco
Mazzarini, consigliere comunale di Carpegna e curatore della
mostra -. Dopo lunghe vicissitudini e dopo avere subito
violenze, Nidaa Badwan viene scarcerata e decide di chiudersi
nella sua camera e di non uscire mai più. Nei primi mesi pensa
anche al suicidio. Poi, improvvisamente, un giorno decide di
scattare alcune foto e da quel momento trasformerà il suo
piccolo ambiente di tre metri per tre in un mondo pieno di arte,
colori, musica e bellezza".
L'artista resterà chiusa in questo autoesilio per 20 mesi,
uscendo solo per accettare l'invito collegato a una mostra in
Italia. Il progetto finisce sui principali media di tutto il
mondo, comparendo in prima pagina sul New York Times.
"Ringrazio il sindaco e presidente Paolini: ci sono emozioni
molto profonde per me dietro questa esposizione, specialmente in
queste giornate - spiega Nidaa Badwan -. Il mio intento è curare
me e gli altri attraverso le immagini. L'arte è stata la mia
salvezza e la mia voce. Essendo espressione della profondità di
pensiero, è rifugio e catarsi al contempo: una terapia che ci
permette di sconfessare le atrocità di una vita essenzialmente
vocata all'individualismo. Ho cercato di fare arrivare un
messaggio in modo pacifico, tramite la bellezza. In questi anni
ho girato tutta l'Italia, ma sento che la mia casa è nella
provincia di Pesaro e Urbino".
In mostra a Isola del Piano anche i lavori della serie 'The
Game', progetto composto da tre opere: 'Paradiso', 'Purgatorio'
e 'Inferno', un omaggio alla Divina Commedia e a Dante
Alighieri.
"Per la prima volta a Isola del Piano accogliamo questa
grande donna, insieme alle sue opere più significative -
evidenzia il sindaco e presidente della Provincia Giuseppe
Paolini -. Sarà un'occasione preziosa per riflettere sulla sua
testimonianza simbolo di cambiamento: un arricchimento artistico
ma anche umano per tutta la nostra comunità". All'inaugurazione
il 21 aprile, 18.30, parteciperà anche l'artista.
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