La Cgil di Milano scende in piazza
contro il sedicente 'Movimento anticrimine' o i cosiddetti
'incappucciati', altrimenti autodefinitosi 'Articolo 52', e il
Remigration Summit (migrazione di ritorno) previsto per il 17
maggio nel capoluogo. La prima è una organizzazione che lo
scorso 28 marzo in piazzale Segesta, in zona San Siro, ha
attuato una azione contro immigrati ritenuti spacciatori. Il
secondo è un incontro delle estreme destre già al centro di
polemiche e contrastato anche dal sindaco Giuseppe Sala.
Il segretario della Camera del Lavoro, Luca Stanzione, ha
annunciato che martedì 8 aprile alle 18 il sindacato organizza
un presidio proprio in piazzale Segesta. E il 17 maggio prenderà
parte alle proteste, in piazza Duomo, per l'incontro
anti-immigrazione con diversi associazioni e partiti.
"La Cgil - spiega Stanzione - è sempre stata un presidio di
legalità contro le mafie, contro il terrorismo, contro la
violenza e contro la microcriminalità che colpisce spesso
anziani e lavoratori ma crediamo non possano avere nessuna
legittimità ronde di incappucciati violenti che come effetto
aumentano lo scontro e le fratture sociali, né tantomeno adunate
di destra contro gli immigrati. Noi rappresentiamo quelle
lavoratrici e lavoratori degli ultimi e dei primi turni, oppure
del turno di notte, rappresentiamo quei pensionati che sentono
la solitudine come una condizione che gli espone più di altri
alle fragilità, il nostro presidio in piazza Segesta è la
riappropriazione simbolica di uno spazio pubblico che non può
essere lasciato nelle mani del racket o di gruppi che tanto
ricordano il ku klux klan".
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