Da inizio anno la guardia costiera
ha sequestrato 19mila metri quadrati di aree demaniali marittime
oggetto di illeciti penali in Liguria restituendo alla
collettività 13mila metri quadrati occupati abusivamente. Sono i
risultati dell'operazione nazionale di polizia ambientale 'Oro
blu' avviata dalla guardia costiera il 13 gennaio, finalizzata
alla protezione dell'ambiente marino-costiero ed in particolare
al contrasto degli illeciti ambientali in materia di scarichi
idrici.
In ambito regionale la guardia costiera della Liguria ha
intensificato le operazioni di controllo ambientale con un focus
particolare sulla prevenzione e repressione dei reati che
minacciano l'ecosistema marino e costiero. Le attività,
coordinate a livello regionale, hanno visto un impegno
significativo che ha interessato l'intero territorio regionale.
A Genova, il Nucleo operativo di polizia ambientale (Nopa) ha
condotto ispezioni su diverse tipologie di attività che hanno
interessato sia le aree lungo la costa, sia le aree
dell'entroterra genovese, effettuando complessivamente 43
controlli e 36 sanzioni amministrative comunicando 11 notizie di
reato all'autorità giudiziaria.
La capitaneria di porto di Imperia ha effettuato verifiche
sui depuratori reflui urbani, sui marmifici, gli autolavaggi e i
cantieri navali del territorio. I controlli hanno portato
all'accertamento di numerose violazioni, con l'emissione di 8
notizie di reato e 12 processi verbali. Le infrazioni riguardano
principalmente l'uso difforme del demanio marittimo, la gestione
illecita di rifiuti, le emissioni in atmosfera e gli scarichi
industriali.
A Savona le verifiche si sono concentrate su frantoi,
autolavaggi, lavanderie, cantieri navali, depuratori e
ristoranti. Sono state elevate 5 notizie di reato nei confronti
di 4 cantieri e di una lavanderia per la mancanza
dell'autorizzazione unica ambientale. Alla Spezia sono stati
effettuati controlli mirati grazie anche all'ausilio di sistemi
di telerilevamento ambientale contestando 23 illeciti, tra
penali e amministrativi.
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