BOLOGNA, 20 APR - Aveva subito un gravissimo incidente all'occhio sinistro ma oggi un 38enne ha recuperato la vista grazie a all'impianto innovativo di un'iride artificiale. Il delicato intervento di ricostruzione. al quale la stampa locale dedica risalto - è stato eseguito al Policlinico di Modena che ne condivide i dettagli insieme al paziente.
L'equipe della struttura complessa di oculistica - diretta dal professore Luigi Chiarini e composta dai dottori Tommaso Verdina, Gianluca Scatigna e Pietro Ducange - ha effettuato sul paziente tre interventi, il primo di stabilizzazione nel 2023, il secondo circa un mese dopo e l'ultimo di impianto dell'iride artificiale, due settimane fa. L'uomo sta bene e nei primi giorni dopo l'intervento aveva già recuperato la vista sino ai 3/10 senza correzione.
Il paziente è Simone Reggiani, 38 anni di Camposanto che spiega: "Nel luglio del 2023 ho avuto un grave infortunio domestico che ha compromesso seriamente il mio occhio: una scatola di plastica mi ha perforato il globo oculare. Fin da subito mi è stato detto che le possibilità di salvare l'occhio erano minime. Eppure, nessuno ha mai mollato". "Dopo dieci giorni senza complicazioni, si è aperta la possibilità di un trapianto di cornea, e incredibilmente c'era ancora retina. Da lì è iniziato un percorso che mi ha portato non solo a salvare l'occhio, ma anche a recuperare parzialmente la vista grazie all'impianto di iride e cristallino artificiale. Oggi posso dire che la mia qualità di vita è cambiata radicalmente: non vivo più con la paura di avere un solo occhio funzionante. Questo per me significa libertà, serenità, e un'enorme riconoscenza verso chi ha reso possibile tutto questo".
"Per la riuscita della procedura - ricorda l'oculista Pietro Ducange - è stata fondamentale la donazione della cornea per la quale non dobbiamo mai dimenticare di ringraziare i donatori e le loro famiglie nonché la Banca delle cornee della Regione Emilia-Romagna".
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