Continua la discesa del settore del
Commercio nelle province di Forlì-Cesena e Rimini. E' quanto
emerge dai dati diffusi dalla locale Camera di commercio. In
provincia di Forlì-Cesena, al 31 dicembre 2024, operano 7.294
imprese attive che rappresentano il 20,6% del totale (20,9% in
regione e 24,7% in Italia). La numerosità, rispetto al 2023,
risulta ancora in diminuzione ( 1,6%) anche se in maniera meno
accentuata rispetto a quella regionale (2,2%) e nazionale (2,7).
Le imprese operanti nel commercio al dettaglio rappresentano
quasi la metà del settore (48,9%) e rispetto all'anno precedente
sono diminuite del 2,4% ( 2,6% in regione e 3,5% in Italia). In
particolare, con riferimento alle principali tipologie: 5% i
negozi di abbigliamento, 2,4% le tabaccherie, 1,4% le
ferramenta, 8,2% le edicole, 2,3% i negozi di mobili, 3,6% le
macellerie, 2,4% quelli di frutta e verdura, 2,4% le profumerie
ed erboristerie, 7,4% i negozi di calzature, 7,6% i
fiorai/negozi per animali, 9% i distributori, 1,7% quelli di
articoli sportivi, 3,6% le pescherie, 4,8% i negozi di prodotti
per la telefonia, 11,1% le sanitarie e 9,1% quelli di bevande.
Aumentano solo le farmacie (+2,8%) e le librerie (+3,2%).
In provincia di Rimini, sempre al 31 dicembre 2024, operano
8.277 imprese attive del settore "Commercio" che rappresentano
il 23,9% del totale (20,9% in regione e 24,7% in Italia). La
numerosità, rispetto al 2023, risulta in diminuzione (1,1%) in
maniera meno accentuata della variazione rilevata a livello
regionale (2,2%) e nazionale (2,7%). Le imprese operanti nel
commercio al dettaglio rappresentano la maggioranza del settore
(55%) e rispetto all'anno precedente sono diminuite dell'1,8%
(2,6% in regione e 3,5% in Italia). In particolare rispetto al
2023 si assiste ad una diminuzione della maggior parte di
queste: 5,5% i negozi di abbigliamento, 1,6% le tabaccherie,
0,6% le ferramenta, 3,4% i negozi di calzature, 3,9% le edicole,
6,8% i negozi di mobili, 2,0% le profumerie ed erboristerie,
5,6% i fiorai/negozi per animali, 2,7% le macellerie, 2,5% le
librerie, 14,6% i negozi di prodotti per la telefonia e 9,1% le
sanitarie. Aumentano, invece, le farmacie (+0,8%), i negozi di
frutta e verdura (+1,0%), quelli di articoli sportivi (+1,2%),
le pescherie (+1,5%) e i negozi di bevande (+4,8%) mentre
risultano stabili i distributori.
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