SIENA - "Un apritore di porte di mondi immaginari e possibili, un incuriositore verso l'inconscio e l'onirico di ognuno di noi". Hugo Pratt raccontato attraverso le passioni di una vita, dalla letteratura al cinema, e la cura ossessiva per i dettagli riversata in tavole e acquerelli, seguendo i sentimenti come l'amicizia, l'amore per la libertà, il rispetto e la spinta a viaggiare che hanno animato i suoi eroi. È la celebrazione del maestro della letteratura disegnata la mostra che Siena gli dedica fino al prossimo 19 ottobre al Palazzo delle Papesse, la più grande monografica pensata per ricordare i 30 anni dalla morte e scaldare i motori in vista di quanto si farà nel 2027 per il centenario della nascita.
'Hugo Pratt. Geografie immaginarie' svela il creatore di Corto Maltese in 300 opere tra disegni, sculture, video, scenografie digitali e materiali inediti come schizzi, bozzetti e documenti personali, offrendo livelli di lettura diversi della sua opera. "Abbiamo messo in evidenza l'aspetto letterario dei suoi lavori e quanto la sua ricerca antropologica fosse di una precisione straordinaria anche nei particolari - dice all'ANSA Patrizia Zanotti, curatrice della mostra con Patrick Amsellem -. Nelle sale ci sono oggetti da lui disegnati, una trentina vengono dall'Oceania, relativi ad ingrandimenti che abbiamo fatto delle sue vignette che il visitatore ora può vedere accostati. Questo suo modo di lavorare ha stupito anche noi".
Pratt 'pescava' ispirazione e riferimenti nella sua biblioteca che nel tempo era arrivata a 17mila volumi, con libri di storia, etnologia, cataloghi d'arte e raccolte del National Geographic. "Prima non c'era internet - osserva Zanotti - bisognava scrivere, viaggiare, documentarsi. Abbiamo creato una sala immersiva molto emozionale in cui raccontiamo come la sua vita e le sue opere siano andate di pari passo, una esperienza dove la parte onirica emerge in modo preponderante anche grazie ai collegamenti con la letteratura. L'importanza dei libri e della lettura è il messaggio che vorremmo far passare ai ragazzi". Al di là della bellezza delle opere, l'intenzione dei curatori è trasmettere la curiosità che stimolava Pratt, "la madre della fantasia, dell'immaginazione, dell'apertura mentale". Un posto a parte è riservato a Ulisse e all'Odissea, considerato il romanzo d'avventura per eccellenza, che il maestro del fumetto disegnò nel 1963 per il Corriere dei Piccoli. "Tutti gli avventurieri sono in qualche modo figli di Omero", disse. Corto Maltese è un moderno Ulisse, riflette Zanotti, sempre in movimento. Lo spirito del viaggio è il fascino dell'antieroe che rimanda alle letture da bambino appunto di quel capolavoro, ai libri di avventure, dall'Isola del Tesoro di Robert Louis Stevenson agli indiani di James Fenimore Cooper, e poi l'universo poetico di Rimbaud e Kipling, i cui versi entrano nei dialoghi dei fumetti, ma anche Rilke, Shelley, Coleridge, London presenti in tante sue storie. "Da questo intreccio si sviluppò l'immaginazione che per tutta la sua vita lui ha cercato di trasformare in un'opera d'arte e offrircela con entusiamo e positività". Che insegnamento lascia Pratt ai lettori di oggi? "Ci dice che bisogna andare sempre oltre le apparenze, cercare con la nostra curiosità altri modi di vedere le cose, essere aperti e curiosi verso gli altri. Nelle sue opere mette in primo piano l'amicizia, che ti fa superare le differenze di religione, sociali e culturali. Il contatto umano ti rende più predisposto a capire l'altro. Oggi sono valori importantissimi".
Tra proiezioni alle pareti, installazioni, filmati e due sale immersive, Zanotti e Amsellem - della società Cong che gestisce e promuove il patrimonio artistico di Pratt - hanno suddiviso il percorso della mostra in sette porte che possono essere considerate l'ingresso di altrettanti mondi dell'immaginario dell'artista. "Lui apre una porta senza spalancarla, ti fa intravedere qualcosa. Suscita interesse, ti invita al viaggio che è quasi un sogno nei diversi mondi dei suoi molteplici interessi, risvegliando in noi il vero senso dell'avventura: la ricerca di ciò che deve ancora avvenire. Non vuole dare lezioni, ma stuzzicare la tua fantasia, per trovare altri riferimenti e altre storie. È un gioco diretto con il lettore che diventa protagonista dei suoi racconti. Tu sei lì con i suoi personaggi, vivi con loro".
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