I Parchi nazionali sono aree naturali protette, tutelate attraverso norme specifiche che ne preservano la fauna selvatica e l'ambiente. In Europa ne esistono più di 500, di cui una dozzina protetti dall'Unesco come patrimonio dell'Umanità. Sono luoghi in cui si trovano cime granitiche, foreste di faggi, sorgenti sotterranee, cascate e animali selvatici allo stato brado; sono i luoghi da scoprire con passeggiate o sfide sportive, trekking didattici o fotografici. Per celebrare la Giornata mondiale della Terra, che si festeggia il 22 aprile, scopriamo i 10 parchi nazionali più interessanti del Vecchio Continente, selezionati da jetcost.it, motore di ricerche di voli e hotel che, secondo il parere dei viaggiatori, ne ha individuati 3 solo nel nostro Paese.
Nel Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, ad appena due ore d'auto da Roma, si possono avvistare l'orso bruno marsicano, la lince selvatica, il lupo appenninico e l'aquila reale che vivono tra cime granitiche e boschi di faggio, valli e prati pieni di nontiscordardime in una natura selvaggia. Il Parco, visitato da due milioni di persone all'anno, è il più antico d'Italia e si estende nel cuore degli Appennini tra antiche faggete con alberi di oltre 500 anni, patrimonio dell'Umanità. All'interno del Parco si fanno escursioni a piedi e a cavallo e si pratica birdwatching e mountain bike in oltre 150 sentieri su 750 km.
Il Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano e Alburni, in Campania, è Riserva della Biosfera dal 1997 e il primo Parco nazionale italiano a diventare nel 2010 un Geoparco. Si estende dalla costa tirrenica, con le due aree marine protette di Santa Maria di Castellabate e della Costa degli Infreschi e della Masseta, fino all'Appennino lucano ed è il secondo parco protetto più grande d'Italia. In questo territorio sono state censite circa 1.800 specie vegetali tra betulle, abeti bianchi e rossi e 254 specie di orchidee selvatiche e 25 habitat differenti. È anche possibile visitare i siti archeologici di Paestum e Velia e la Certosa di San Lorenzo a Padula, oltre a numerosi borghi antichi.
Ai piedi delle Dolomiti meridionali si estende il Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi con una grande varietà di ambienti: dalle zone più riparate di fondovalle alle alte pareti rocciose, dai boschi di latifoglie alle foreste di conifere, fino alla macchia d'alta quota, tra pascoli e ghiaioni. Come l'intera catena dolomitica, il Parco è uno dei tesori protetti dall'Unesco; qui vivono camosci, cervi e caprioli, volpi, orsi, linci e lupi.
In Islanda il Parco nazionale del Vatnajökull è il più grande d'Europa e il più spettacolare, modellato dall'interazione tra fuoco e ghiaccio. Ospita dieci vulcani principali, otto dei quali subglaciali, tra cui due dei più attivi di tutto il Paese. Gran parte del Parco si trova al di sotto della calotta glaciale del Vatnajökull, ma i suoi paesaggi sono vari e comprendono sorgenti geotermiche, canyon, montagne innevate, lagune, vulcani sepolti e incredibili grotte di ghiaccio.
Conosciuto come il Paradiso acquatico, il Parco nazionale di Plitvice, in Croazia, è formato da un gruppo di 16 laghi profondi, ognuno dei quali cambia colore a seconda dell'ora del giorno - dal turchese intenso al verde menta, fino al grigio e al blu - collegati tra loro da cascate e ruscelli. Scorrendo tra rocce dolomitiche e calcaree, le acque del Parco nel corso dei millenni hanno creato dighe naturali tra laghi, grotte e cascate. Dal 1979 è Patrimonio dell'Unesco.
In Spagna il Parco nazionale di Doñana occupa la riva destra dell'estuario del fiume Guadalquivir, vicino alla sua foce nell'Atlantico, a Sanlúcar de Barrameda. È interessante per la grande varietà dei suoi biotopi: lagune, paludi, macchia mediterranea e dune mobili e fisse. È l'habitat naturale di cinque specie di uccelli a rischio estinzione e di alcune specie emblematiche come la lince iberica e l'aquila imperiale, anch'esse in pericolo. C'è anche un sistema di dune fossili tra cui spiccano quella di Asperillo, alta più di 30 metri, e la sua scogliera formata da arenaria di colore arancione e ocra a causa delle acque ricche di ossido di ferro.
Le Alpi francesi ospitano il Parco nazionale degli Écrins, il secondo più grande del Paese, paradiso per escursionisti e alpinisti. Situato tra Gap, Grenoble e Briançon, il massiccio deve la sua fama alle 150 cime che superano i 3mila metri di altezza. Il modo migliore per scoprire il Parco è percorrerlo a piedi, lungo gli oltre 700 km di sentieri segnalati, che permettono di esplorarne le cime impervie, i ghiacciai, i vasti pascoli alpini, i laghi di montagna e i torrenti. Un'occasione anche per scoprire oltre 4mila specie animali e vegetali censite.
Dartmoor nel Devon, è un luogo unico, riconosciuto come uno dei paesaggi più belli del Regno Unito. Il suo Parco nazionale ospita una brughiera aperta, profonde vallate fluviali, una ricca storia e una fauna rara. Modellato nei millenni dall'azione degli eventi atmosferici, forma i caratteristici tors, scoscese collinette rocciose. È una zona molto interessante anche dal punto di vista archeologico con castelli, abbazie e monumenti preistorici che includono il Beardown Man, alto 3,5 metri, vicino a Devil's Tor e 5mila capanne di pietra.
Nell'estremo nord-ovest del Portogallo, tra l'Alto Minho e Trás-os-Montes, la Serra da Peneda e di Gerês, è l'unica area protetta portoghese a essere dichiarata Parco nazionale. Qui vivono specie uniche come il cavallo selvatico garrano. La vegetazione che ricopre le catene montuose ha diverse tonalità di verde, una foresta di agrifogli - unica nel Paese - e specie endemiche come il giglio di Gerês, che illumina i campi con i suoi toni blu-violetti. Il terreno montagnoso è attraversato da fiumi e argini che scorrono rapidamente e si trasformano in cascate.
Nascosto nel sud-ovest della Germania, il Parco nazionale della Foresta Nera sembra uscito da una fiaba: il paesaggio naturale è ricco di valli, antiche rocche, brughiere punteggiate di erica, laghi cristallini, fattorie e scure foreste di abeti rossi. L'area boschiva montuosa si estende per 160 km e la sua diversità di paesaggio si riflette anche nella varietà della flora e della fauna. Una caratteristica particolare del Parco sono le aree erbose, chiamate Grinden, dove si può passeggiare o andare in bicicletta.
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