È ora pienamente operativa la stazione sismica sottomarina più profonda del Mediterraneo che si trova a 3.443 metri nel Mar Ionio, circa 90 chilometri a Sud-Est dalla costa siciliana: installata con successo lo scorso ottobre, la stazione è stata ora integrata nel sistema di monitoraggio sismico dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ed è stata connessa all'Archivio Europeo dei Dati Eida, gestito sempre dall’Ingv.
Il sismometro è collocato presso il più grande telescopio sottomarino per neutrini del Mediterraneo, progettato e gestito nell'ambito del progetto KM3NeT che coinvolge oltre 360 ricercatori e tecnici di 21 paesi tra cui l’Italia, il cui contributo è coordinato dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
Realizzata grazie a una collaborazione tra Ingv e Infn, la stazione trasmette in tempo reale dati acustici, sismici e chimico-fisici dell’acqua, come temperatura e pressione della colonna d’acqua sovrastante, ed è in grado di rilevare molto bene terremoti sia vicini che lontani. Ad esempio, ha registrato anche il sisma di magnitudo 7.7 avvenuto in Myanmar il 28 marzo 2025, il cui epicentro è a oltre 7.500 chilometri di distanza.
Grazie alla sua posizione strategica, questo importante strumento fornirà dati cruciali che permetteranno di studiare in maniera molto più precisa i terremoti che si originano in quest’area, come quello avvenuto nel 1990 al largo di Siracusa, e sarà anche presto integrato nel Centro Allerta Tsunami dell’Ingv, migliorando dunque la risposta in caso di maremoto.
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