(v. 'Emorragia cerebrale possibile causa ...', delle 14.03)
L'emorragia cerebrale che potrebbe
aver causato la morte di Papa Francesco è fra le principali
cause di morte in Italia, dopo infarto e tumori. È anche la
forma principale di ictus emorragico, diversa dall'ictus
ischemico causato dall'occlusione di un vaso sanguigno. Avviene
quando una vena o un'arteria si rompono nel cervello e il sangue
che fuoriesce si accumula fino a formare una massa che può
penetrare nel tessuto cerebrale adiacente, comprimendolo.
Il vaso sanguigno del cervello che improvvisamente si rompe
di solito è indebolito dall'aterosclerosi, cioè
dall'infiammazione delle pareti che provoca la perdita di
elasticità. L'aterosclerosi non è comunque l'unico fattore di
rischio: i dati indicano che giocano un ruolo importante anche
ipertensione arteriosa, fumo di sigaretta, obesità e una dieta
ricca di grassi saturi e di calorie, oltre a malformazioni
vascolari, aneurismi, traumi, tumori o ancora terapie eccessive
a base di anticoagulanti. Recentemente anche lo stress è entrato
a far parte dei fattori di rischio e si calcola che possa
aumentare la probabilità di avere un ictus fino a cinque volte,
soprattutto nelle persone di età avanzata.
Il sangue liberato dalla rottura del vaso sanguigno tende a
formare una massa che, a causa della pressione che esercita
intorno a sé, danneggia il tessuto cerebrale vicino.
Gradualmente le cellule del tessuto cerebrale muoiono sia per
mancanza del nutrimento portato dal sangue, sia per la pressione
esercitata dall'ematoma.
In caso di sopravvivenza, i danni possono provocare disturbi
dell'umore, epilessia o la perdita permanente delle funzioni
cerebrali; possono inoltre compromettere il movimento,
provocando la paralisi di metà del corpo o la perdita del tono
muscolare. Sono possibili anche la perdita parziale o completa
della capacità di esprimersi o di comprendere le parole oppure
disturbi dell'attenzione.
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