Il Tribunale amministrativo
regionale per la Calabria ha respinto il ricorso presentato
dall'Associazione italiana per l'assistenza agli spastici
(Aias), sezione di Cetraro, confermando la legittimità della
revoca della concessione del servizio di piscina coperta
disposta dal Comune di Scalea nel 2024 e la decadenza della
convenzione di affidamento dell'impianto stipulata nel 2011.
L'associazione aveva ricevuto la struttura nel 2012 e aveva
provveduto a proprie spese al suo completamento e miglioramento,
avviando poi la gestione. Tuttavia, nel settembre 2013, una
tromba d'aria aveva causato il crollo della copertura in acciaio
della piscina, bloccando le attività.
L'Aias aveva successivamente diffidato il Comune al
ripristino, senza ottenere riscontro, e aveva adito l'autorità
giudiziaria per il risarcimento dei danni, imputando il crollo a
un difetto costruttivo. Il Comune di Scalea, con delibera di
Giunta del gennaio 2024, aveva motivato la revoca con la
necessità di ripristinare la fruibilità dell'impianto sportivo,
constatando l'attuale stato di abbandono a seguito del crollo.
L'Aias aveva quindi impugnato la delibera, lamentando
irregolarità nei provvedimenti comunali.
I giudici amministrativi hanno chiarito che la piscina
comunale è un bene appartenente al patrimonio indisponibile del
Comune e la revoca è espressione del potere autoritativo
dell'amministrazione. Inoltre, sono state ritenute "trasparenti
e ragionevoli" le giustificazioni fornite dall'amministrazione
comunale in merito al pubblico interesse della revoca, in quanto
legate allo stato di abbandono della piscina e alla necessità di
riqualificarla e ripristinarne la fruibilità.
Quanto alla mancata liquidazione dell'indennizzo, il Tar ha
richiamato la giurisprudenza del Consiglio di Stato secondo cui
ciò non costituisce un vizio dell'atto di revoca, lasciando al
privato la possibilità di agire per ottenerlo.
I giudici hanno infine disposto la compensazione delle spese
giudiziarie tra le parti. Nel procedimento l'Aias è stata
rappresentata dall'avvocato Feliciana Ferrentino, il Comune di
Scalea, dall'avvocato Pietro Adami, e l'Agenzia del Demanio -
Direzione Regionale Calabria, dall'Avvocatura distrettuale dello
Stato di Catanzaro.
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