di Clemente Angotti
"Ero in vacanza con la mia
famiglia sulla spiaggia di Scoglitti, nel ragusano. Il mare era
molto mosso e notai una coppia di anziani in evidente situazione
di difficoltà. Soprattutto la signora che, travolta dalle onde,
rischiava di annegare malgrado i tentativi di aiutarla da parte
del marito". Questione di attimi e Francesco De Marco, liceale
reggino, allora sedicenne, insignito dal presidente della
Repubblica, Sergio Mattarella, del titolo di "Alfiere della
Repubblica", non ci pensò un attimo. Dopo essersi tuffato,
raggiunse a nuoto marito e moglie, riuscendo soccorrerli e a
portarli entrambi in salvo a riva.
"Quello che mi ha spinto ad agire - racconta Francesco
all'ANSA, ancora emozionato per la bella notizia giunta dal
Quirinale - è stato un moto spontaneo. Ho fatto quello che, a
mio parere, ogni bravo cittadino dovrebbe fare. Ed è andato
tutto bene. A poco a poco marito e moglie si sono ripresi e
abbiamo avuto modo dopo anche di chiacchiere e prendere un caffè
al bar. Oltre ai loro ringraziamenti, dopo qualche tempo ho
ricevuto anche una lettera molto affettuosa".
Adesso, a distanza di due anni, per lo studente diciottenne,
che frequenta l'ultimo anno del liceo scientifico Leonardo Da
Vinci di Reggio Calabria, é arrivata la comunicazione dalla
Presidenza della Repubblica. "Per me è un grande onore", dice il
ragazzo, che dopo la maturità sta pensando di iscriversi alla
facoltà di Ingegneria. "Sono felicissimo - aggiunge - e molto
emozionato".
Con Francesco c'è il padre, Pietro. "Cosa dire - afferma - solo
tanto orgoglio da parte nostra per questo riconoscimento e per i
valori di solidarietà e altruismo che come famiglia abbiamo
sempre inteso trasmettere".
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