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ANSAcom - In collaborazione con Regione Valle d’Aosta
Nell'ambito del primo Premio letterario Valle d'Aosta sono state assegnate due menzioni speciali. La menzione opera prima è andata a Edoardo Vitale per 'Gli straordinari' (Mondadori) con la seguente motivazione: “Abbiamo deciso di premiare Gli straordinari di Edoardo Vitale come miglior esordio perché ci è sembrato un ritratto lucido e sincero della nostra contemporaneità, in grado di cogliere con delicatezza e intelligenza i desideri e le frustrazioni di una generazione sempre più precaria, e sempre più terrorizzata dal futuro. Con una scrittura precisa e letteraria, piena di inventiva, Vitale ci racconta il mondo del lavoro, dove la smania di benessere e di successo si intreccia a una progressiva perdita di autenticità. Quello che ci ha colpito nel romanzo di Vitale è la sua capacità di legare la dimensione personale e sentimentale a una dimensione collettiva, e quindi politica, affrontando le emergenze globali che si ripercuotono inesorabilmente sulle nostre vite individuali.”
La menzione saggistica, dedicata al tema del confine, è stata invece assegnata a Paolo Pecere per 'Il senso della natura' (Sellerio). “Attorno alla domanda su quale sia il “senso della natura” - scrive la giuria - si combattono oggi innumerevoli battaglie: sul progresso, sull’ecologia, sui modelli economici, sull’etica, sull’alimentazione e la sanità. La natura, all’apparenza così placida e distaccata, è ancora al centro della discussione filosofica contemporanea. Nei suoi instancabili viaggi in alcune delle aree più remote, più belle e minacciate del pianeta, Paolo Pecere fornisce una visione onnicomprensiva di cosa è oggi, per noi, la natura. La sua esplorazione non è solo spaziale: Pecere attraversa la bibliografia più rilevante sul tema, letteraria e scientifica, senza mai rinunciare all’afflato di chi è prima di tutto innamorato della natura, a prescindere dal suo senso. Il libro che ci consegna è enciclopedico in un modo gentile, invoglia il lettore a ripetere quelle rotte, di viaggio o di conoscenza, e a inaugurarne di nuove per sé".
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