"Le aziende sanitarie di Pescara,
Teramo e Chieti sconfessano le direttive del Dipartimento sanità
di Regione Abruzzo e continuano a procedere con le assunzioni di
personale amministrativo, malgrado le disposizioni che hanno
imposto lo stop delle assunzioni nelle more dell'accertamento
definitivo del disavanzo delle Asl. Tra gli assunti dell'ultimo
minuto sembra che ci sia anche un esponente di Forza Italia. La
questione ha sollecitato una reazione delle forze di opposizione
in Consiglio regionale". E' la denuncia, contenuta in una nota,
formulata dalle opposizioni di centrosinistra in consiglio
regionale sulle assunzioni di personale amministrativo in zona
Cesarini che stanno effettuando le Asl abruzzesi nonostante il
Dipartimento Salute, con un provvedimento ad hoc firmato dal
direttore, Emanuela Grimaldi, abbia dato lo stop a nuovi assunti
come una delle misure, tra cui l'aumento della addizionale Irpef
a scaglioni di reddito, per contrastare il deficit della sanità.
"Dopo sei anni di governo regionale di destra la Sanità in
Abruzzo va a rotoli e il caos regna sovrano, come dimostrano le
corse all'assunzione dell'ultimo minuto - commentano i portavoce
di PD, M5S, AVS, Azione, Riformisti e la civica Abruzzo Insieme
che con Luciano D'Amico formano il Patto per l'Abruzzo.
"Il blocco delle assunzioni - continuano - è stato un
disperato tentativo di far quadrare i conti, nonostante
l'aumento delle tasse ai cittadini e i tagli lineari dei piani
di rientro, e ora questa "corsa al contratto" appare come
l'ennesima beffa ai danni di un'utenza che sembra l'unica a
pagare davvero i danni provocati alla sanità pubblica della
pessima gestione della destra. Viene da chiedersi come le
Aziende sanitarie giustificheranno queste assunzioni e se la
Regione Abruzzo continuerà a chiudere un occhio sull'operato dei
Dirigenti anche davanti a questa situazione".
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