Giovanni, Paolo, Giorgia e Anita. Il più grande aveva 22 anni, le due ragazze più giovani solo 16.
Il primo era un operaio, gli altri tre studenti. Erano due coppie di fidanzati e tornavano a casa dopo aver trascorso la serata in un locale di Taranto dove avevano festeggiato il compleanno di Paolo Marangi, di Sava, che a mezzanotte aveva fatto un brindisi e spento 19 candeline. Era nato il 6 aprile del 2006.
L'ennesima strage di giovanissimi si è consumata alle due della notte tra sabato e domenica in un incidente stradale avvenuto sulla provinciale 110 che collega Lizzano a Faggiano, a circa 20 chilometri dal capoluogo ionico. Tutti e quattro morti sul colpo.
Giovanni Massaro, operaio 22enne di Torricella, guidava la Fiat Idea che, per cause in corso di accertamento, è finita fuori strada ribaltandosi per poi schiantarsi frontalmente contro un albero di ulivo, all'uscita da una curva. Sull'albero secolare sono visibili i segni del violento impatto. L'incidente si è verificato nei pressi della centrale Enel di Lizzano. Sono stati alcuni automobilisti ad allertare i soccorsi. Sul posto sono subito accorsi i sanitari del 118, i vigili del fuoco e i carabinieri. I soccorritori si sono trovati davanti una scena orribile: i ragazzi erano morti tutti sul colpo e la loro auto, di colore grigio chiaro, era accartocciata. Due delle vittime, dopo il violento impatto, sono state sbalzate fuori dall'abitacolo, mentre le altre due sono state estratte dalle lamiere dai vigili del fuoco. Sul terreno sono rimasti un orecchino e una sigaretta elettronica. Un'immagine straziante.
Tra le vittime due sedicenni: Giorgia Narducci di Torricella, che era seduta accanto al conducente e fidanzato Giovanni Massaro, e Anita Di Coste, di Manduria, fidanzata con Paolo Marangi. Gli amici sono sotto shock e piangono i quattro giovani. Li descrivono come "ragazzi meravigliosi", "innamorati della vita" e pregano affinché "non abbiamo sofferto". I sindaci di Torricella, Sava e Manduria hanno annunciato il lutto cittadino nel giorno dei funerali, fissati per domani, e parlano di "tragedia immane che lascia senza parole". L'incidente è avvenuto nel territorio di Lizzano, su una strada su cui si alternano rettilinei, curve e rotatorie. Un tratto che permette a chi guida di spingere il piede sull'acceleratore, ma è pieno di pericoli, soprattutto di notte quando la provinciale è scarsamente illuminata.
Ora spetterà ai carabinieri di Manduria e Lizzano compiere tutti gli accertamenti e consegnare le informative alla Procura di Taranto, che coordina le indagini. Anche se non sembrano esserci dubbi sulla dinamica dell'incidente, tanto che la procura ha già disposto la restituzione delle salme e domani saranno celebrati i funerali dei quattro ragazzi. L'incidente della notte scorsa aggrava un bilancio già pesante per la Puglia che in poco più di 24 ore conta otto morti in quattro tragedie della strada: oltre ai quattro ragazzi, ci sono madre e figlia (incinta al settimo mese del suo primo figlio), deceduti venerdì sera tra Bisceglie ed Andria nello scontro tra due auto; il ciclista di 56 anni travolto e ucciso sabato pomeriggio sulla provinciale 231 per Corato da un'auto pirata guidata da 25enne che è agli arresti domiciliari per omicidio stradale ed omissione di soccorso; e un motociclista 39enne morto domenica mattina sul litorale di Fasano (Brindisi) dopo aver perso il controllo del suo maxi scooter. In provincia di Alessandria, invece, lungo la statale che da Borghetto porta ad Arquata Scrivia, quattro ragazzi, tra cui due minorenni, sono stati travolti e feriti da un'auto mentre camminavano sul ciglio della strada. Lesioni gravi anche per due giovanissimi automobilisti di 20 e 22 anni coinvolti in un violento scontro tra le loro auto: una Volkswagen Golf e una Dacia Sandero a Capaccio (Salerno). Quanto basta per parlare di una strage senza fine.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA